Durante i 25 anni di pratica in pediatria ho incontrato e curato migliaia di bambini. In tutti questi anni di esperienza ho individuato alcuni problemi e modelli che mi hanno permesso di avere un quadro più completo sulla salute del bambino. Volevo condividere qui alcuni dei più preziosi insegnamenti che ho imparato lavorando:
1. La crescita e lo sviluppo dei bambini non è una gara.
Oggi tanti genitori vogliono che i loro figli crescano in fretta. Viviamo in una società improntata sulla velocità ed efficienza. Abbiamo dimenticato che la vita assomiglia molto al processo di maturazione come nella natura. Se vogliamo avere dei frutti maturi, dolci e buoni, l’albero deve avere le radici forti, profonde e nutrite a sufficienza. Prestate attenzione al terreno che nutre la vita del vostro figlio: andate a fare passeggiate, mangiate insieme, giocate… e quando diventa più grande raccontategli della vostra infanzia.
2. Le tradizioni di famiglia aiutano a rendere le radici più forti e la vita più sana.
Avrete bisogno di tempo e di pazienza per creare e mantenere le vostre tradizioni familiari, ma ne vale la pena! Le tradizioni familiari sono sacre perché promuovono scambi che rafforzano legami di amore e di intimità e aiutano a costruire il tipo di fiducia che resterà con il vostro bambino per tutta la vita.
3. La crescita avviene a cicli.
La vita di ogni bambino ha un proprio ritmo – a volte veloce e rumoroso, altre volte lento e tranquillo. Proprio come ogni primavera apprezziamo la natura e la vita che si rinnova, così ogni fase della crescita del bambino porterà il senso di scoperta e curiosità. Alla fine imparare non è solo acquisire le nozioni, ma anche riuscire a trasformare le proprie idee. Qualche volta questo significa dimenticare per lasciare lo spazio al nuovo. Alcuni bambini fanno un passo indietro prima di farne uno gigante in avanti.
Crescere a cicli significa che non abbiamo solo una possibilità per imparare. La stessa lezione si presenta più volte nella nostra vita, mentre camminiamo attraverso le stagioni. C’è un senso di compassione in questo modo di vedere le cose, che alleggerisce i genitori, permettendo di non preoccuparsi troppo se il figlio non riesce a fare SUBITO BENE.
4. “Incoraggiamento” non è la stessa cosa di “permissività”.
Non stiamo crescendo dei principi e delle principesse. I principi non vanno molto bene nella nostra società. Studi recenti hanno dimostrato che la permissività indebolisce la capacità di sopravvivenza del bambino, diminuendone le motivazione e la sicurezza.
Incoraggiare vuol dire dare coraggio al proprio figlio, non fare le cose per lui. Create un giusto contesto per mostrare le strade, ma senza spingere il bambino a prenderla. L’amore vero e incondizionato è quello che incoraggia il vostro bambino a rischiare, sperimentare e, perché no, sbagliare, senza essere giudicato. Qualche volta incoraggiare il proprio figlio vuol dire mettersi un po’ da parte facendo capire che ci siamo, ma avendo fiducia nelle sue capacità innate.
Nell’incoraggiamento c’è spazio. La permissività limita e soffoca, incrementando il senso dell’importanza del bambino e riducendo la pazienza e la voglia di superare gli ostacoli quando le cose non vanno proprio come lui vorrebbe. La permissività fa crescere bambini egocentrici, con mentalità chiusa.
5. I bambini sono le nostre guide spirituali.
Non avete bisogno di un costoso ritiro spirituale per diventare illuminati. Il vostro piccolo maestro spirituale è proprio qui, accanto a voi, disponibile ad offrire la sua saggezza gratuitamente.
Fin da quando sono piccolissimi i bambini ci studiano scrupolosamente, notando tutte le nostre mancanze, perché vogliono capire come funziona questo mondo. E poi ci giocano su. La prossima volta che il vostro bambino vi farà arrabbiare, ricordate che la chiave del problema si trova in voi, per cui cercate di tranquillizzarvi e pensare che cosa il vostro bambino cerca di insegnarvi. Una delle chiavi dell’essere genitori è proprio riuscire, attraverso l’amore per i propri figli, a guardarsi dentro e trasformarsi. Quando siete disposti ad ascoltare che cosa vi insegna il vostro bambino, diventate più consapevoli e capaci di trasformare sia voi stessi che vostro figlio.
6. Il sintomo è il modo in cui il corpo ci fa capire che qualcosa non va.
Un bravo dottore, quando vede un sintomo cerca di risalire alla sua causa invece di curarlo e basta. Il nostro corpo ha la sua intelligenza, anche se le aziende farmaceutiche fanno di tutto per spaventarci come se fosse è proprio sbagliato sentire dei sintomi. La gran parte del mio studio era dedicato a come sopprimere i sintomi, ma è come chiedere al corpo di tacere. E’ semplicemente maleducato. Non ci fidiamo più del nostro corpo. Pensiamo troppo e non sentiamo più le emozioni che sente il nostro corpo.
Ma i bambini mi hanno insegnato che non c’è niente di grave nel sintomo come, ad esempio, la febbre. La causa della febbre potrebbe essere o no un problema, la febbre è semplicemente il modo in cui il corpo reagisce a quel problema. Che altro sintomo ha il bambino? Se sta bene e corre che bisogno c’è di buttarla giù? Il corpo del bambino ha bisogno del calore aggiuntivo per mobilizzare il sistema immunitario. Aiutate il bambino dandogli più liquidi caldi (non freddi) e elementi nutrienti, come ad esempio una zuppa per sostenerlo.
7. Siate pronti.
Io pratico la medicina dell’”essere pronti” anziché la medicina preventiva. Un ammalato non è un fallito. Essere sani non vuol dire non ammalarsi mai. La vita è un viaggio con salite e discese. La vita dei bambini lo è ancora di più. Il loro sistema immunitario deve imparare sia ad ammalarsi che a guarire. Proteggendo troppo i nostri bambini dalle malattie non permettiamo al loro corpo di imparare a guarire.
Piuttosto che vivere nella paura della malattia, impariamo a essere pronti per dargli il necessario supporto per una pronta guarigione: buona alimentazione, idratazione, probiotici, riposo. La cosa più importante è, invece di fissarvi su quanto spesso il bambino si ammala, siate contenti quando guarisce!
8. La guarigione richiede tempo.
La maggio parte della medicina alternativa che pratico richiede tempo. La nostra società non ha più tempo per ammalarsi. Il problema va eliminato immediatamente. A volte mi sento come un pompiere vestito in camice bianco, che deve spegnere il fuoco della malattia più velocemente ed efficacemente possibile. Ovviamente, nei casi di emergenza, servono dei medicinali forti ed efficaci per salvare la vita, ma la maggior parte dei problemi nell’infanzia non sono emergenze. Solo in quei casi ci vogliono più che medicinali forti. Ci vuole tempo.
Certo oggi è diventato quasi impossibile prendere una giornata di ferie perché il bambino ha il naso che cola, ma i bambini mi hanno insegnato che la guarigione, come lo sviluppo, ha le sue tappe. Quando non permettiamo ai nostri bambini di passare le tappe necessarie per la guarigione, gli rubiamo la possibilità di imparare quello che è necessario per sviluppare una salute forte e duratura. Quando noi prendiamo il tempo necessario per guarire, la malattia diventa un viaggio di scoperta, non solo la meta da raggiungere. La malattia e la salute vengono visti come due lati della stessa medaglia.
9. Il segreto della vita è saper lasciare andare.
La vita è un continuo cambiamento. Tutte le cose hanno un loro inizio per poi trasformarsi in qualcos’altro. Dopo la primavera arriva l’estate, dopo l’autunno arriva inverno. Anche ogni tappa dello sviluppo del bambino finisce, per poi lasciare spazio alla prossima tappa. Gattonare diventa camminare. Lallazione diventa parlare. L’infanzia da spazio all’ adolescenza. Dopo l’inspiro arriva l’espiro. E da tutte queste trasformazioni dobbiamo imparare a lasciar andare il passato per liberare lo spazio al presente. Non è facile. Ogni bambino ha un suo ritmo ed i suoi tempi. La natura ama la diversità. Ricordate di onorare l’unicità della natura del vostro figlio. Il miglior modo che i bambini mi hanno insegnato lasciarli andare avanti è vederli giocare. Giocare vuol dire lasciare da parte tutti inibizioni. Giocando ci liberiamo e non ci prendiamo troppo sul serio.
10. Abbiate fiducia in voi stessi: voi siete l’esperto migliore del vostro bambino
Una delle cose più importanti che insegno ai genitori è avere fiducia in se stessi. Ed è particolarmente difficile quando arriva un bambino nella nostra vita. Dobbiamo sapere tutto, ma proprio in quel momento ci sembra di non sapere nulla. I bambini mi hanno insegnato che questo “non-sapere” è una bellissima opportunità per scoprire l’intuito.
Un genitore consapevole comincia ad ascoltare il proprio cuore senza paura e panico. Le ricerche hanno evidenziato che l’intuito di una mamma è più potente di qualsiasi test medico per individuare la presenza di un problema. Purtroppo oggi siamo bombardati da tantissima informazione che ci fa spaventare e non siamo più in grado di seguire il nostro intuito. Pensate solo all’ arroganza di alcuni medici che si comportano come se conoscessero il vostro figlio meglio di voi.
Imparate dai vostri figli! Guardateli negli occhi. Immaginate cosa vuol dire prendere coscienza del mondo prima ancora di acquisire il linguaggio, prima ancora di imparare a conoscere tutte quelle etichette che dividano il mondo in “bene”, “male”, “giusto” e “sbagliato”. I bambini non hanno nemici. Loro vedono l’essenza delle cose. Buddisti Zen chiamano questo fenomeno “la mente del principiante”. Guardate attentamente come il vostro bambino respira con tutta la pancia. Provate a smettere di pensare per un istante e respirate nello stesso modo. Probabilmente troverete delle risposte che cercate da tanto tempo.
11. Cercate di guardare il problema nel suo insieme. E’ troppo facile essere preso dall’ immediato, soprattutto alle 2 del mattino!
Avendo visto migliaia di bambini crescere ho capito benissimo che quello che a 14 mesi sembra un problema, a 14 anni sembrerà uno scherzo .I bambini mi hanno insegnato a vedere la vita nel suo complesso, ad uscire dal cerchio dell’immediato per guardare il quadro completo. Imparando questo, acquisiamo la saggezza e la compassione.
DR. STEPHEN COWAN
Traduzione del articolo 11 Things I Wish Every Parent Knew